DettoFatto

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Improvvisazione teatrale

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Improvvisazione teatrale

Chi siamo

La nostra compagnia DettoFatto è nata a Torino nel 2009 e si è costituita come Associazione Culturale nel 2010 e attualmente è affiliata FITA. Il nostro gruppo ha avuto da sempre l’obiettivo di approfondire la ricerca e l’evoluzione nel campo dell’Improvvisazione Teatrale. Al nostro interno convivono esperienze eterogenee maturate in oltre dieci anni di attività,  nell’ambito del teatro comico, della prosa e del cabaret. Nel corso degli anni la nostra compagnia ha messo in scena diversi format di spettacolo e partecipato a numerose rassegne in ambito nazionale.


Dal 2011 siamo diventati membri dell’International Theatresports Institute, attraverso il quale abbiamo acquistito i diritti per il format “Gorilla Theatre™” che abbiamo messo in scena in Italia per la prima volta proprio dalla nostra compagnia DettoFatto ed è stato programmato con successo presso il teatro bellARTE. Negli anni seguenti abbiamo fatto numerose repliche ospitando diversi attori di improvvisazione del circuito professionistico. Nel 2015 abbiamo aggiunto anche il format “Maestro Impro™” presentato per la prima volta alla rassegna Moncalieri Off presso il Teatro Matteotti.


Nel corso degli anni la nostra compagnia DettoFatto è stata ospite di numerose rassegne a cominciare dal Summer Festival rassegna estiva organizzata presso il Castello Malgrà di Rivarolo, Eclettica organizzata dall’associazione Tedacà presso il teatro bellARTE, Fuorinscena presso teatro San Martino di Rivoli, i Venerdi di AVEC presso Teatro Giulia di Barolo e Teatro Araldo, Moncalieri Off, Cambiamenti presso Q77 e altre ancora. Abbiamo inoltre messo in scena, in collaborazione con l’associazione “Piazza dei Mestieri”, centro di formazione giovanile promosso dalla Regione Piemonte, diversi format di improvvisazione, anche a sfondo sociale.

Gli attori di DettoFatto

Andrea Bruno
Andrea Bruno
Andrea Bruno
Valentina Pintau
Andrea Bruno
Andrea Pittana
Andrea Bruno
Delia Dimasi
Andrea Bruno
Francesco Tratzi
Andrea Bruno
Federica Marino
Andrea Bruno
Carmen Maimone
Andrea Bruno
Lara Mottola
Andrea Bruno
Alessio Gensabella
Andrea Bruno
Massimo Pica

L’improvvisazione teatrale

L’Improvvisazione teatrale è una forma di  teatro dove gli attori non seguono un copione definito, ma inventano il testo  improvvisando estemporaneamente. Questa tecnica comporta un grado di interazione con il pubblico commisurato alla perizia tecnica degli attori.

L’improvvisazione teatrale si sviluppa nel secondo ‘900 grazie al lavoro di alcune figure fondamentali come Viola Spolin, Keith Johnstone, Robert Gravel, Del Close, in cui il testo scritto è totalmente assente, o, se presente, è ridotto all’essenziale. Gli attori, o meglio, gli improvvisatori non basano la loro interpretazione su una sceneggiatura. Al contrario diventano essi stessi autori dello spettacolo mentre questo prende vita.

Il fascino indubbio che l’improvvisazione teatrale esercita sull’attore e sullo spettatore deriva dalla contemporaneità tra nascita dell’evento artistico e godimento dello stesso, dalla consapevolezza della partecipazione a un evento creativo unico e non ripetibile, basato su codici di lavoro e di linguaggio comuni.

Caratteristiche fondamentali dell’improvvisazione teatrale sono il lavoro di gruppo, la comunicatività, la creatività e la capacità di prendersi dei rischi, poiché gli attori non hanno neppure la conoscenza di cosa faranno i loro compagni in scena. Importante è anche la rapidità nel prendere decisioni e l’adattamento alle situazioni impreviste che si possono verificare durante gli spettacoli. Tutte queste cose sono sostenute da una lunga e per niente “spontanea” vasta conoscenza dei testi, delle tecniche creative e codici di linguaggio che si apprendono dopo anni di studio e formazione: l’improvvisazione non si improvvisa!

L improvvisazione è l’arte più scientifica che esista. Perché in verità l’improvvisazione è soltanto metà della storia: l’altra metà è che bisogna avere la macchina dentro. Devi acquisire moduli infiniti di svolgimento, devi impararli, come un suonatore di jazz che sa di dover rientrare alla sedicesima battuta, e ne ha sedici a disposizione per fare le varianti. Tutte le consonanti del canto lui le ha dentro, e va insieme al battere e al levare. E naturalmente si lega ai ritmi, ai tempi, al contrappunto. La matematica del contrappunto è la stessa nella commedia, nel monologo, nella musica.

Dario Fo

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